Amendolea Vecchia e il Castello Ruffo
"Nel cuore profondo dell'Area Grecanica calabrese, si erge Amendolea Vecchia e il suo imponente Castello Ruffo."
Amendolea: Il Castello Ruffo e l'Eco Silenziosa della Storia Greca Nel cuore profondo dell'Area Grecanica calabrese, un territorio dove le tradizioni e persino il dialetto risuonano di antiche radici elleniche, si erge un complesso storico di rara suggestione: Amendolea Vecchia e il suo imponente Castello Ruffo. Questo luogo, frazione montana del comune di Condofuri (RC), non è solo una meta turistica, ma un vero e proprio viaggio indietro nel tempo, tra maestose vestigia medievali e la malinconia di un borgo abbandonato. Il Baluardo sulla Fiumara: Il Castello Ruffo Il Castello Ruffo domina incontrastato la scena, arroccato su una rupe che si eleva a circa 400 metri sul livello del mare. La sua posizione, a controllo della vasta valle della fiumara Amendolea, testimonia il suo cruciale valore strategico attraverso i secoli. Le origini della fortezza sono immerse nelle nebbie del Basso Medioevo, con una fondazione spesso attribuita a Riccardo di Amendolea, un signore normanno. Tuttavia, la sua architettura rivela le mani e le epoche di diverse dominazioni, e le conseguenze di devastanti terremoti, come quello del 1783 che ne decretò l'abbandono. Il nome con cui è noto, Castello Ruffo, deriva dalla potente famiglia Ruffo di Bagnara, che ne acquisì il possesso nel 1624, mantenendolo fino all'abolizione della feudalità. Nonostante i crolli, è ancora possibile distinguere l'antica configurazione del maniero. Spiccano in particolare i resti della zona residenziale e la singolare Torre-Cappella normanna. Al suo interno, al secondo livello, si possono intravedere i segni di una piccola chiesa. Amendolea Vecchia: Il Borgo Dimenticato Ai piedi del castello si estende il borgo antico di Amendolea Vecchia, un insediamento che conobbe il suo periodo di maggiore vitalità in epoca angioina, a partire dal XIII secolo. Come molti centri montani della Calabria, anche Amendolea Vecchia fu un baluardo di civiltà rurale e pastore, custodendo gelosamente le tradizioni e la lingua di quella che è definita "isola linguistica" grecanica. La vita nel borgo si concluse a metà del '900. L'alluvione del 1951, seguita da quella del 1953, rese il borgo inabitabile, costringendo gli ultimi residenti a migrare verso la costa, dando vita ad Amendolea Nuova. Oggi, Amendolea Vecchia è un suggestivo paese fantasma, le cui case crollate si fondono con la collina, creando un paesaggio di toccante bellezza. Visitare Amendolea Vecchia è un'esperienza immersiva nella storia calabrese: si cammina su un terreno che ha visto il passaggio di greci, romani, bizantini e normanni, sentendo forte il legame tra la roccia e la tenacia di chi ha vissuto in questo angolo aspro e magnifico, sospeso tra il Parco Nazionale dell'Aspromonte e il Mar Ionio. Per gli amanti dell'escursionismo e della storia, Amendolea Vecchia e il Castello Ruffo rappresentano una tappa irrinunciabile per cogliere l'anima più autentica, antica e resiliente della Calabria greca. Consigli per la Visita • Periodo migliore: La primavera e l'autunno sono i periodi ideali per visitare Amendolea Vecchia, quando le temperature sono miti. • Attrezzatura: Scarpe da trekking, acqua a sufficienza e qualcosina da sgranocchiare. • Informazioni: Prima di partire, informarsi sulle condizioni meteo e sui sentieri aperti. |
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