Turismo in Calabria

Laino Castello il Borgo Fantasma

Laino Castello il Borgo Fantasma

"Il borgo fantasma tra le montagne del Pollino, Laino Castello vecchio, il borgo abbandonato, oggi in fase di riscoperta grazie al suo passato glorioso."

Laino Castello, il borgo abbandonato, il vecchio borgo fantasma tra i monti del Pollino e la valle del Fiume Lao, abbandonato nel 1982 e oggi riscoperto.

La bellezza di una partenza senza meta, così una mattina di maggio mi misi in viaggio alla ricerca di qualcosa di bello che attirasse la mia attenzione. Ammirata osservavo i paesaggi, le colline coltivate variopinte di verde, poi scrutavo le montagne rocciose le cui cime si perdevano nella nebbia. Partita dal mare azzurro della costa tirrenica ero già nel cuore del /strong>Parco Nazionale del Pollino. Percorrevo l'autostrada più assurda che c'è, la Salerno Reggio Calabria, la mitica A3, l'autostrada mai ultimata, e proprio a causa dei lavori di ammodernamento, quella mattina, fui costretta a prendere una deviazione obbligatoria, che mi ha portata a scoprire un luogo affascinante e misterioso. Imboccata l'uscita obbligatoria a Mormanno diretta verso Laino Borgo per tornare in autostrada, intravedo tra la nebbia, tra i banchi fitti, come illuminato da un bagliore celeste, un agglomerato, con una chiesetta con la torre campanaria e qualche casa. Cerco di vedere meglio, ma andando avanti, il borgo viene inghiottito dalla nebbia. Vado avanti alla ricerca di ciò che si nasconde in quella tetra nube. Poi scopro che si tratta di Laino Castello vecchio, con questo nome si identifica il borgo fantasma di Laino Castello, un antico borgo oggi abbandonato. Il borgo fu abbondonato nel 1982, in seguito ad una presunta inagibilità del paese a causa di fenomeni sismici e dissesti idrogeologici, ma già la prima ordinanza ministeriale di sgombero del comune di Laino Castello giunse nel 1960. Così la popolazione si spostò in una nuova area più accessibile e più sicura, abbandonando per sempre il piccolo borgo, accessibile solo per ripide scalinate e vie strette.

Si pensa che Laino Castello, possa corrisponde all’antica Lao o a Tebe Lucana, certo è che era abitata già molto tempo fa, come testimoniano la presenza di numerose grotte, un tempo abitate. Laino Castello fino al 1470 assieme a Laino Borgo era un unico comune quello di Laino. La loro storia fino a quella data è univoca, ma un altro tentativo di formare un unico comune c'è stato nel secolo scorso, per tornare nuovamente separati. Certamente, però, in questa località sorse una ricca, grande e potente città che batteva moneta, mentre la gente dei Laini, chiamati anche Enotri o Italioti, evoluta e industriosa s’integrò con i greci che, giunti in Calabria, davano origine alle colonie della Magna Grecia. Il borgo venne migliorato dai Bizantini che curano ogni aspetto. Molto importante fu il monachesimo greco-bizantino, definito basiliano dall’errata convinzione che essi seguissero la regola di S. Basilio. Con i monaci basiliani greci, Laino assurge a centro religioso e polo di cultura tra i più vivi e importanti d’Italia, definito Regione del Mercurione (di recente, localizzata dai più autorevoli studiosi, intorno al corso superiore del fiume Lao, ancora oggi denominato Mercure). In seguito il colle di S. Teodoro, dove sorge Laino Castello vecchio, per la sua posizione strategica, fu scelto dai Longobardi, che in guerra con i Bizantini che stavano per soccombere, vi costruirono un castello divenuto tra i più importanti dell’Italia meridionale. Carlo I d’Angiò lo fortificò e lo rese inespugnabile, e oggi ne rimangono i ruderi con bastioni speronati a torretta, adibiti a cimitero del comune di Laino Castello, ad un’altitudine di 560 m. s.l.m., godeva di uno scenario incantevole con tre lati a picco e dominava la vallata nel cui fondo scorre il Lao in un canyon boscoso e profondo di favolosa bellezza. Oggi gli enti locali sono impegnati a recuperare ciò che resta di quell'antico borgo dal passato glorioso che rischia di andare perso senza le dovute opere di restauro che consentono oltre che di rivivere la storia del borgo, di tenerlo vivo, a tal fine è stata creata una strada che collega il solitario borgo con la civiltà, e sono iniziate le opere di recupero di alcune abitazioni.

E' stata davvero una bella scoperta, è bastato lo sguardo di un attimo per capire che si trattava di un borgo un tempo importante, e in quell'istante, in quella apparizione poi dissoltasi nella nebbia che racchiude un po' tutta la storia di Laino Castello, ho trovato la voglia di andare avanti, superare la nebbia per rivedere ancora più da vicino ciò che nascondeva, con la stessa voglia di chi oggi vuole recuperare il borgo, e vuole tirarlo fuori dalla nebbia per farlo tornare alla vita, accessibile ai turisti, grazie anche alla volontà di creare un borgo albergo.

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